Ancora con la fattura cartacea?
La Legge di Bilancio 2022 ha introdotto l’obbligo della fatturazione elettronica tra privati (B2B e B2C) per tutti, anche per il regime forfettario.
Guardando in giro si nota ancora la tendenza ad utilizzare il “blocco copiativo” per emettere ricevuta.
Chi utilizza il blocco copiativo deve, ogni volta, riempirlo manualmente e poi consegnare il blocco al commercialista per effettuare l’invio delle fatture al Sistema Tessera Sanitario. Questo comporta non pochi problemi per alcuni motivi:
- Scrivendo sempre manualmente i dati, soprattutto Codice Fiscale, si rischiano errori. Se e quando ci fosse un C.F. errato, si perderebbe molto tempo per rintracciare il cliente per correggere l’errore.
- Il commercialista è costretto a riportare sul suo software le fatture e poi effettuare l’invio al STS. Questo ovviamente ha un costo, probabilmente se quest’ultimo venisse affrancato da questo lavoro potrebbe abbassare la propria parcella.
- Non si ha un’anagrafica del cliente, con i dati di contatto, per qualsiasi tipo di comunicazione e/o problema, come ad esempio “Codice Fiscale errato”.
Il blocco copiativo ha un costo, se pur minimo, ma ha un costo. Il commercialista che svolge il lavoro di invio al STS ha un costo e soprattutto compilare a mano la ricevuta ha un costo in termini di tempo.
Tutto questo è risolvibile con un gestionale, dove devi inserire l’anagrafica una sola volta. Si compila una fattura in pochi secondi e in pochi secondi si fa l’invio al Sistema Tessera Sanitaria.
Ma allora se è così vantaggioso, perché si vedono ancora i blocchi copiativi? La risposta è semplice: abitudine e bias cognitivo, cioè si crede di velocizzare il lavoro.
Questo aspetto cambierà non appena l’Agenzia delle Entrate, come già dichiarato, abbrevierà i tempi di invio delle fatture al Sistema TS, a quel punto sarà davvero ostico e forse molto costoso, consegnare le fatture al commercialista per delegare l’invio. Con un gestionale un click un invio.